6 febbraio 2012

Vorrei precisare.

In questi giorni, continua ad essere forte la polemica sulla sentenza della Corte di Cassazione in merito alle misure cautelari in caso di stupro di gruppo, polemica alimentata anche dal fatto che il messaggio passato è spesso impreciso e frutto di una sempre più facile cattiva informazione.

Questa polemica ha fatto sì che molte persone, e le ringrazio, in risposta alle mie immagini sull'argomento, ci abbiano tenuto a precisar"mi" quanto realmente accaduto.

Vorrei rassicurare tutti che io approfondisco sempre le notizie.
Non mi fido mai dei titoloni o degli umori.

Ed anche in questo caso, mi è ben chiaro cosa sia successo. Ho letto la sentenza, conosco i precedenti, ho chiare persino le "buone" intenzioni dei giudici, solo che non condivido.

Non condivido nulla del modo in cui nel nostro paese si legifera in tutti i casi di delitti e reati di natura sessuale.

Qui non si vogliono chiudere innocenti in carcere, sono solo assolutamente convinta che per questo tipo di imputazione, fosse giusto mantenere il carcere obbligatorio in via cautelare.

E trovo sbagliato che si sia voluto equiparare lo stupro di gruppo alla violenza commessa da un singolo. Credo che il primo non sia una variante del secondo, ma reato a sé, drammaticamente più aberrante nella modalità e per le conseguenze.

E se mi si viene a dire che il problema era trovare un modo perché i carnefici potessero restare in carcere... beh! lasciatemelo dire, mi sembra un po' contorto.

Comunque: non sono un giudice, un avvocato, non mi occupo di legge, ma racconto sentimenti, sintetizzo emozioni, e quando la frustrazione per quel che accade è grande, la immagino esattamente come l'ho espressa.

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