Visualizzazione post con etichetta Illustrazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Illustrazione. Mostra tutti i post
13 aprile 2015
10 marzo 2015
MUMble... MUMble Di mamme e dintorni.
Ciao a tutt*.
Il 15 novembre 2014 ho iniziata la mia collaborazione con lenuovemamme.it, con la rubrica illustrata "MUMble… MUMble Di mamme e dintorni."
Vignette per raccontare di mamme (mum) e bambin* e famigli@ e lavoro, e tutto quanto sarà utile per aiutarci a riflettere e risolvere dubbi (o sollevarli).
Sono graditi commenti, critiche e considerazioni, volti al confronto.
Per chi avesse voglia di partecipare raccontando episodi o sollevando questioni e domande, da cui potrò prendere spunto per il mio lavoro e rendere la rubrica partecipata, può scrivere a anarkikka@lenuovemamme.it
Il 15 novembre 2014 ho iniziata la mia collaborazione con lenuovemamme.it, con la rubrica illustrata "MUMble… MUMble Di mamme e dintorni."
Vignette per raccontare di mamme (mum) e bambin* e famigli@ e lavoro, e tutto quanto sarà utile per aiutarci a riflettere e risolvere dubbi (o sollevarli).
Sono graditi commenti, critiche e considerazioni, volti al confronto.
Per chi avesse voglia di partecipare raccontando episodi o sollevando questioni e domande, da cui potrò prendere spunto per il mio lavoro e rendere la rubrica partecipata, può scrivere a anarkikka@lenuovemamme.it
5 marzo 2015
8 marzo in piazza con le donne del Centro Donna Lilith
Domenica mattina in Piazza del Popolo a Latina per il primo appuntamento della mostra di Anarkikka sulla violenza assistita, grazie alle donne del Centro Donna Lilith.
Vi aspetto, per una giornata che non è di festa, ma di lotta, di impegno, di memoria, per le donne.
Vi aspetto, per una giornata che non è di festa, ma di lotta, di impegno, di memoria, per le donne.
3 marzo 2015
Anarkikka in mostra su VIOLENZA ASSISTITA INTRAFAMILIARE
Oggi si ricomincia a bloggare.
E' da tempo che avevo sospeso queste pagine. Il tempo è sempre poco, e non riesco a gestirlo.
Ci riprovo.
L'occasione è la presentazione del mio ultimo progetto illustrato sulla violenza assistita.
15 tavole che raccontano una violenza sottovalutata e di cui si parla poco, che provoca nei minori disturbi gravissimi, a livello emotivo, cognitivo, fisico e relazionale, e che solo in Italia coinvolge 400.000 bambini.
La violenza assistita è quella violenza domestica che consiste nel sottoporre un minore alla violenza verbale, fisica, sessuale di un genitore sull'altro e/o su persone a cui vuole bene.
Quando la violenza è ripetuta, compromette seriamente il benessere, lo sviluppo individuale e la capacità di interagire in modo funzionale a livello sociale, di un minore.
E' causa di forti disagi come stress, depressione, difficoltà scolastiche, ridotte capacità empatiche, bassa autostima, svalutazione di sé, e nel lungo periodo, può aumentare il rischio della riproducibilità, ossia di sviluppare comportamenti violenti in età adulta, assumendo la violenza come strumento relazionale, soprattutto nei rapporti di coppia.
I temi affrontati sono:
Violenza domestica
• La violenza non è amore
• Come riconoscerla
• Come proteggersi
• Femminicidio: non chiamatelo raptus
Violenza assistita intrafamiliare
• I bambini che assistono alla violenza sono vittime di violenza.
• Pranzo criminale. La violenza assistita è un reato.
• Quando il mostro non è nelle fiabe, la paura è senza fine.
• Il ruolo di un bambino è essere protetto, non proteggere.
• In tutto questo rumore, il suo silenzio parla. Ascoltalo.
• Anche un genitore violento è un genitore modello.
• La violenza assistita provoca gravi danni ai legami di attaccamento.
• Se per te e il tuo bambino non c'è rifugio in casa, cerca una casa rifugio.
• I bambini che rifiutano il genitore violento, vanno ascoltati e protetti.
• La PAS (Parental Alienation Syndrome) non esiste. Il fatto non sussiste.
• "Per farti del male, farò del male ai tuoi figli." Femminicidio: i danni fisici ai bambini non sono effetti collaterali.
La prima tappa della mostra sarà domenica mattina a Latina, in piazza del Popolo, in occasione dell'8 marzo, grazie alle donne del Centro Donna Lilith.
La mostra è disponibile a richiesta, scrivendo a anarkikka@stefaniaspano.it
Qui per maggiori informazioni.
Anarkikka
19 dicembre 2012
24 novembre 2012
11 novembre 2012
17 settembre 2012
Sabra e Shatila
Per non dimenticare... ricorda.
Sabra e Shatila sono due campi di rifugiati palestinesi alla periferia di Beirut, in Libano.
Tra il 16 e 18 settembre del 1982, in cerca di vendetta per l'assassinio di Gemayel e coordinandosi con le forze israeliane dislocate a Beirut ovest, le milizie cristiano-falangiste di Elie Hobeika, entrarono nei campi profughi di Sabra e Shatila, e massacrarono centinaia di arabi palestinesi, tra cui vecchi, donne e bambini.
Il film d'animazione Valzer con Bashir ripercorre con estrema drammaticità quel massacro.
1 agosto 2012
28 luglio 2012
The massacre of Denver
I'VE SEEN THINGS ONLY YOU PEOPLE WOULD BELIEVE.
July 20, 2012
La strage di Denver
Ho visto cose che solo voi umani potreste immaginare.
20 luglio 2012
17 luglio 2012
Mare Mortum
N° 1
(particolare tavola m 10x1)
da Mare Mortum
Progetto illustrato
© Stefania IllustrAutrice Spanò
Tutti i diritti riservati.
6 luglio 2012
Le prime adesioni alla campagna "Non sono un #mediacomplice"
3 luglio 2012
Non sono un #mediacomplice!
Non sono un #mediacomplice!
Quando una donna è assassinata #nonraccontoscuse!
© AnarkikkaMi rivolgo a tutti i media, bloggers, mezzi di informazione: adottate il "bollino"!Assumiamoci la responsabilità di cambiare il linguaggio utilizzato nel raccontare l'assassinio di una donna! Basta con i soliti aggettivi che implicitamente tendono a giustificare la violenza nei confronti delle donne: geloso, abbandonato, solo, disperato...Grazie a Giorgia Vezzoli di Vita da Streghe che ha subito condiviso!Non sono un #mediacomplice
Quando una donna è assassinata #nonraccontoscuse!

13 giugno 2012
#SAVE194
#SAVE194
Stanno attentando di nuovo alla libertà di scelta ed alla vita delle donne!
Ancora una volta ci ritroviamo a dover difendere la legge 194, la "civile" legge sull'interruzione volontaria di gravidanza che ha sconfitto il ricorso all’aborto clandestino, spesso causa di morte, ed ha contribuito alla diminuzione degli aborti.
Il 20 giugno la Corte Costituzionale esaminerà una norma a seguito di un ricorso presentato da un giudice di Spoleto.
Il caso in esame potrebbe avere conseguenze sull’intero impianto della legge.
Leggi
www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/07/aborto-194-al-vaglio-della-consulta-contrasto-con-sentenza-della-corte-ue/256446/
Per un "riepilogo" vi consiglio
www.uaar.it/laicita/aborto
Stanno attentando di nuovo alla libertà di scelta ed alla vita delle donne!
Ancora una volta ci ritroviamo a dover difendere la legge 194, la "civile" legge sull'interruzione volontaria di gravidanza che ha sconfitto il ricorso all’aborto clandestino, spesso causa di morte, ed ha contribuito alla diminuzione degli aborti.
Il 20 giugno la Corte Costituzionale esaminerà una norma a seguito di un ricorso presentato da un giudice di Spoleto.
Il caso in esame potrebbe avere conseguenze sull’intero impianto della legge.
Leggi
www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/07/aborto-194-al-vaglio-della-consulta-contrasto-con-sentenza-della-corte-ue/256446/
Per un "riepilogo" vi consiglio
www.uaar.it/laicita/aborto
23 maggio 2012
Non lascia residui.
A
Maria Concetta Cacciola,
Lea Garofalo,
Tita Buccafusca.
Al loro coraggio.
A
tante altre donne,
tante altre madri,
suicidate
uccise
dalle loro famiglie di mafia.
Maria Concetta Cacciola,
Lea Garofalo,
Tita Buccafusca.
Al loro coraggio.
A
tante altre donne,
tante altre madri,
suicidate
uccise
dalle loro famiglie di mafia.
20 maggio 2012
3 maggio 2012
About WomEn
Trovo mamma a terra, rannicchiata dietro il divano. C’è la Tv a tutto volume, ha lo schermo rotto e il telecomando è in mille pezzi. Mamma ha la faccia piena di sugo e un mucchietto di capelli strappati che le pende di lato, come una ragnatela. Mi avvicino e la scuoto, ma non apre gli occhi. Ci sono i cocci verdi delle bottiglie di papà intorno a lei, la birra che scorre sul pavimento. Mamma non apre gli occhi, la chiamo. Ci sono sedie scaraventate a terra, una ha una gamba rotta. Mamma non apre gli occhi, non risponde, sulla coscia ha un’enorme macchia viola. C’è una montagna di schiuma nel lavello della cucina, i piatti sono infilati dentro e l’acqua è aperta. Le tende sono strappate ed entra tantissimo sole. Mamma non apre gli occhi, non risponde, continuo a scuoterla, ha una palpebra gonfia. Ci sono i resti del pranzo spiaccicati sul tavolo, l’anta del frigo è spalancata, le calamite e i miei disegni sono tutti a terra. Mamma non apre gli occhi, non si muove, non risponde. C’è la cintura di papà sul divano. Prima di andare via ha dimenticato di rinfilarsela.
da "E' Donna"
di Stefania Spanò e Francesca de Lena
per la Fondazione Pangea Onlus
Tutti i diritti riservati.
di Stefania Spanò e Francesca de Lena
per la Fondazione Pangea Onlus
Tutti i diritti riservati.
26 aprile 2012
Maternità e lavoro
Da quando sono incinta gli uomini non fanno altro, poggiano la mano e sorridono.
Siamo venuti al luna park alla fine di una brutta giornata.
- Che bella pancia! - ha detto stamattina il mio capo invitandomi nel suo ufficio. Mi ha fatto accomodare tra mille cerimonie e ha preso a gesticolare e parlare con voce concitata: - Devo farlo - ha detto. - Non è una mia decisione mandarla via, mi creda. Ha abbassato gli occhi e si è messo a scuotere la testa, la scuoteva così forte che ho temuto gli si staccasse dal collo: E’ uno scandalo! sembrava pensasse. Quando l’ha rialzata ha fatto un grosso sorriso, si è messo in piedi e mi ha accompagnato fuori. Mi ha fatto gli auguri per tutto, ma soprattutto per il bambino.
- Posso? - mi ha chiesto.
Non ho neanche avuto il tempo di rispondere e già avevo la sua mano sulla pancia.
di Stefania Spanò e Francesca de Lena
per la Fondazione Pangea Onlus
Tutti i diritti riservati.
Iscriviti a:
Post (Atom)