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30 marzo 2015

Il viaggio in Rojava di 13 donne: prima notte, Kurdistan turco.

La prima notte sono carica di emozioni.
Domani ai campi. Domani incontrerò le donne e vedrò i bambini. Mi cambierà la vita. Devo essere in forma.

In stanza con me c'è Assunta, è una psichiatra (che sia un segno? che l'abbiano mandata quelli che mi hanno detto: «In Iraq? In Siria? Sei pazza»).
Ci mettiamo a dormire.
Un urlo spezza il nostro sonno profondo. Saltiamo entrambe e ci guardiamo. Che succede? Non siamo nemmeno arrivate, siamo ancora in Turchia, la guerra non c'è.
Infatti non c'è la guerra, c'è il muezzin. Vaffanculo.

È l'alba, anche se fuori è ancora buio. Il canto continua per mezz'ora.
Bello.


26 marzo 2015

COMUNICATO STAMPA della delegazione di sole donne dell'IADL rientrata il 22 marzo 2015 dal Kurdistan iracheno, dal Rojava e dalla Turchia

COMUNICATO STAMPA
della delegazione di sole donne dell'IADL rientrata il 22 marzo 2015 dal Kurdistan iracheno, dal Rojava e dalla Turchia

ROMA, BERLINO, ISTANBUL, VIENNA
“Serve con urgenza una maggiore attenzione alle esigenze specifiche di donne e bambine sopravvissute al conflitto con ISIS. Tutti i campi dovrebbero ricevere dei fondi per garantire assistenza primaria a donne e bambini, non solo quelli dove ci sono presidi internazionali.”.
Questa la priorità identificata dalla delegazione internazionale di donne giuriste, accompagnate da una psichiatra, una video-maker, una giornalista grafica ed una farmacista, che ha visitato per una settimana i centri che accolgono le popolazioni sfuggite all’ISIS in Turchia, Kurdistan iracheno e Rojava.

La delegazione è stata organizzata da IADL (Associazione Internazionale avvocati democratici), in collaborazione con AED-EDL (European Democratic Lawyers) e ELDH (European Association of Lawyers for Democracy and World Human Rights) al fine di verificare e documentare le violazioni dei diritti umani delle donne nel contesto del conflitto con Isis.

Hanno preso parte alla delegazione attiviste ed esperte in diritti umani che fanno parte di diverse organizzazioni.

Le delegate nel corso della visita hanno incontrato donne esponenti delle associazioni, delle istituzioni, vittime e testimoni dirette della violenza. La delegazione ha visitato nel Kurdistan iracheno, in Rojava e Turchia campi governativi e non governativi dove sono accolte donne provenienti dalle aree di Shingal e Kobanê.

Gli Stati hanno l’obbligo di garantire una uguale distribuzione dei fondi e degli aiuti internazionali, per assicurare il soddisfacimento delle condizioni di vita elementari delle persone accolte in tutti i campi, e di provvedere a garantire un numero adeguato di personale e servizi di supporto specifici per le esigenze femminili.
E’ stato notato favorevolmente che là dove esistono luoghi di ascolto e di rappresentanza femminile all’interno dei campi, le donne hanno espresso una maggiore positività, nonostante le comuni difficoltà materiali.

Le testimonianze raccolte hanno confermato la brutalità dei crimini commessi da Isis: il femminicidio, nelle forme già rese note dai media internazionali, fa parte integrante delle tattiche di annientamento delle popolazioni colpite.

Gli esiti della ricerca saranno presentati in un rapporto che verrà presentato alle Nazioni Unite nel corso della 29ma sessione del Consiglio dei Diritti Umani di Giugno a Ginevra, insieme ad una esposizione del lavoro grafico illustrato di Stefania Spanò (in arte Anarkikka), che ha preso parte alla delegazione.

http://www.iadllaw.org
http://www.aeud.org
http://www.eldh.eu

Barbara Spinelli (avvocata, IADL, ELDH, Giuristi Democratici, Trama di Terre, Italy); Aurora d’Agostino (avvocata, IADL, ELDH, Giuristi Democratici, Italy); Simonetta Crisci (avvocata, IADL, AED-EDL, Giuristi Democratici, Donne Diritti e Giustizia, Italy ); Aişe Acinkli (avvocata, ÖHD - Özgürlükçü Hukukçular Derneği, Turkey); Gülșen Uzuner (avvocata, IALD, ÇHD - Çağdaş Hukukçular Derneği, Turkey); Özge Taş (giurista, ELDH, Austria); Leyla Boran (giurista, Utamara, Hardershipcommission, Germany); Sara Montinaro (giurista, Ya Basta, Italy); Martina Bianchi (Università di Pisa, Mezzaluna Rossa Italia); Assunta Signorelli (psichiatra, Trama di Terre, Italy); Stefania Spanò (graphic journalist, Trama di Terre, Italy); Alice Corte (videomaker, Una stanza tutta per sé, Italy); Kader Karlidag (farmacista, Austria).


PRESS RELEASE

ROME - ISTANBUL - WIEN - BERLIN
“Stronger efforts by all national and international actors are essential to answer specific needs of women and girls survived to Daesh”. Women and girls survivors in all the camps must have equal access to appropriate support, including psychosocial services”. These are the priorities identified by the international delegation of women jurists, included one psychiatric and two journalists, that for one week visited refugee and IDP camps in Turkey, Rojava and Iraqi Kurdistan.

The delegation was organized by IADL (Associazione Internazionale avvocati democratici), in co-operation with AED-EDL (European Democratic Lawyers) and ELDH (European Association of Lawyers for Democracy and World Human Rights), in order to verify and document all the women’s human rights violation committed by Daesh during the conflict, and the condition of women survived to them.

Women activists and expert in human rights working for different NGO’s at local and international level take part in the delegation.
The delegation had meeting with institutions, women from NGO’s, victims and witnesses of violence. The delegation visited governative and non governative camps wich guest women from Shengal and Kobane.

States have an obligation to ensure equal distribuction of funds and international aid between all the camps, in order to ensure that every survivors have access to basic services, included reproductive and psychosocial services for women and girls. It was noted by the delegation that women express better feelings, despite difficult material conditions, in camps where exist women’s assembly.

Witnesses Interviews confirm the brutality of war crimes perpetrated by Daesh: femicide, in the manifestations exposed by international media, is a structural method used by Daesh to annihilate and destroy the Ezidi and the others populations attacked.

The result of the work of the delegation will be presented in a report that will be submitted by IADL in front of United Nations during the 29th session of HRC in June, in Geneva, jointly with an exposition of the graphic work of ANARKIKKA, an Italian women artist that joined the delegation.

http://www.iadllaw.org
http://www.aeud.org
http://www.eldh.eu

Barbara Spinelli (lawyer, IADL, ELDH, Giuristi Democratici, Trama di Terre, Italy); Aurora d’Agostino (lawyer, IADL, ELDH, Giuristi Democratici, Italy); Simonetta Crisci (lawyer, IADL, AED-EDL, Giuristi Democratici, Donne Diritti e Giustizia, Italy); Aişe Acinkli (lawyer, ÖHD - Özgürlükçü Hukukçular Derneği, Turkey); Gülșen Uzuner (lawyer, IALD, ÇHD - Çağdaş Hukukçular Derneği, Turkey); Özge Taş (jurist, ELDH, Austria); Leyla Boran (jurist, Utamara, Hardershipcommission, Germany); Sara Montinaro (jurist, Ya Basta, Italy); Martina Bianchi (PhD in international law University of Pisa, Heyva Sor a Kurd Italy); Assunta Signorelli (psichiatrist, Trama di Terre, Italy); Anarkikka (graphic journalist and cartoonist, Trama di Terre, Italy); Alice Corte (videomaker, Una stanza tutta per sé, Italy); Kader Karlidag (pharmacist, Austria).

3 novembre 2012

11/11 "Siria, I Care" blogging day



Aderisco al blogging day "Siria, I Care"

"Durante l’inverno del 2011 numerose proteste nei paesi Medio Orientali e nord africani hanno dato vita a quella che i media occidentali hanno denominato la Primavera Araba.

In Siria il conflitto è iniziato il 15 marzo 2011.

Ogni giorno che passa è segnato dal sangue, si parla di 36.000 morti in 19 mesi.
Le testimonianze del conflitto ci arrivano tramite alcuni giornalisti come Amedeo Ricucci che per “La storia siamo noi” della Rai ha varcato in ottobre il confine Turco entrando in Siria per fornirci una testimonianza attraverso il Diario di guerra Siria 2.0.

Molte organizzazioni fra cui La Scuola di Pace c’invitano a "rompere il muro del silenzio", possiamo raccogliere questo invito e sostenere concretamente la Missione gioia e colore per i bambini siriani, possiamo divulgare immagini, come quelle che Fabio Bucciarelli e Elio Colavolpe raccolgono, informarci e condividere le notizie dei reporter che con coraggio documentano quel che accade per mostrare a tutti noi gli orrori di questa guerra.

Don Milani negli anni 50-60 aveva insegnato ai bambini della sua scuola di Barbiana il motto: “I care” (m’importa) affinché imparassero ad avere cura degli altri.

Vogliamo coinvolgere la rete allo scopo di poter dare un messaggio di umana solidarietà alla popolazione Siriana.

Per questa ragione v’invitiamo a parlare della Siria, aderendo al blogging day “Siria, I Care” del prossimo 11 novembre e per i giorni successivi, postando immagini, sostenendo e divulgando le varie iniziative che possiamo trovare in rete.

Parliamo della Siria con i mezzi che abbiamo a disposizione condividendo nei social network articoli, foto e riflessioni, usando su twitter l’hastag #SiriaICare, fermiamoci un attimo a pensare agli altri."

We care.

testo Sabrina Ancarola
illustrazione Siria, I Care © Anarkikka