L'iniziativa è promossa da un gruppo di giornaliste (Luisa Pronzato, Nadia Somma, Luisa Betti) che invitano tutte le altre, giornaliste e blogger, a fare proprio il titolo e l'immagine. E invita tutte le altre donne a raccontarsi rispondendo a: "Perché non ho denunciato."
Io non ho denunciato perchè avevo paura, non volevo che fosse la mia vita a essere sezionata, lui era già riuscito a isolarmi da tutti, ero stata messa al bando, mi sentivo molto sola e impreparata ad affrontare i giudizi che, sapevo, inevitabilmente, sarebbero serviti a farmi a pezzi, a demolire la mia persona per proteggere lui. Ero giovane, convinta di avere mille colpe, con una bambina piccola da proteggere dagli sguardi degli altri. E, soprattutto, non volevo più avere a che fare con lui, non volevo più incrociare il suo sguardo, sentire le sue calunnie, ascoltare le sue offese, subire la sua violenza sottile e subdola. Non denunciarlo credevo fosse l'unico modo per liberarmi di lui. Invece, per anni ho avvertito su di me il suo sguardo, di giorno e di notte, ovunque fossi, ovunque andassi, con chiunque mi accompagnassi. Oggi non rifarei lo stesso errore, non gli permetterei di farla franca, forte di essere una persona nuova, con la consapevolezza che nulla di quello che ho subito fosse colpa mia, e con l'aiuto, sono certa, di una società che sta cambiando, che inizia a riconoscere i violenti per quello che sono.
Anarkikka
Hanno aderito:
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Hanno aderito:
Sesso, Genere, genere ... ma non da solo
Alberta Ferrari su L'Espresso
Non lo faccio più
Luigia Tauro