29 febbraio 2012

#freerossella

Oggi è il Bloggin Day per Rossella Urru. Una giornata in cui tutti i blogger sono stati chiamati a raccolta per porre l'attenzione sul suo rapimento, scivolato nell'oblio dei media.

Rossella è stata rapita la notte del 22 ottobre in Algeria, e da allora non si hanno più notizie certe sulla sua sorte.

Cooperante italiana, volontaria del Comitato Italiano Sviluppo dei Popoli (CISP), lavora nel campo profughi di Tindouf dove si occupa prevalentemente di assistenza a donne e bambini.

Rossella è stata rapita insieme ai suoi colleghi spagnoli Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez, il sequestro è stato rivendicato dal Movimento Unito per la jiahad in Africa.

Negli ultimi giorni sono sempre più le voci che si alzano per ricordare Rossella. Sulla pagina che la famiglia le ha dedicato, è possibile scriverle una lettera, rivolgerle un pensiero.

Rossella è una ragazza in gamba. Di quelle di cui si dovrebbe parlare più spesso, raccontarne le scelte, il coraggio.

Invece... in questo paese si preferisce raccontare di altro, di Altre.

E sembra anche che la sua sia una storia di serie B.

Che la sfortuna sia essere rapiti quando i rapimenti non fanno più notizia, che dopo i primi, qualcuno deve aver pensato che anche le persone rapite si possano assuefare, abituare all'idea...

Questo è un mondo che gira strano...

Ma è anche un mondo dove la speranza è un forte sentimento, che smuove i cuori e le montagne.
La speranza di noi tutti la riporterà a casa.


Chiediamo ai media di dedicare spazio alla storia di Rossella, di renderla nota all’opinione pubblica. Chiediamo al governo e al mondo politico di attivarsi per la sua liberazione. E la stessa richiesta la rivolgiamo alla Rai, agli autori e ai conduttori affinché venga rilanciato un messaggio di attenzione e sostegno nei confronti di questa nostra concittadina: Rossella libera."

e l'appello di Emergency

"Ad oggi, gli italiani scomparsi nel mondo sono dieci: Maria Sandra Mariani, scomparsa il 2 febbraio 2011 nel sahara algerino; Giovanni Lo Porto, 38 anni, rapito in Pakistan il 19 gennaio scorso; Franco Lamolinara, 47 anni, sparito in Nigeria il 12 maggio 2011; sei membri dell’equipaggio della petroliera Enrico Ievoli, vittime di un assalto dei pirati in Somalia il 21 aprile 2011. C’è poi anche il caso di Bruno Pellizzari, anche lui ostaggio dei pirati somali dal 10 ottobre 2010.

Rossella Urru è un simbolo, la faccia di dieci persone.
Non possiamo che aspettarli, immaginando il loro sorriso quando scenderanno dall’aereo che li riporta a casa."

27 febbraio 2012

UNBREAKABLE, per aiutare chi sopravvive ad uno stupro

Ho scoperto il progetto leggendo Donna. Poche volte qualcosa mi colpisce profondamente... questa volta sono addirittura ammirata! Perchè Unbreakable è importante, rispettoso, riparatore (se mai si possa riparare) per chi ha subito una violenza sessuale.

Grace Brown, l'ideatrice del progetto, anche lei vittima di un abuso, ha immaginato quanto "raccontarsi" possa aiutare i sopravvisuti, come lei stessa preferisce definirsi.

Uno scatto fotografico che ti ritrae con un cartello dove scrivere, e quindi condividere, le parole del tuo carnefice che ancora risuonano dentro...

Sentirsi meno soli è la cura migliore. Uscire allo scoperto e scoprire altre storie aiuta a superare il senso di vergogna e di colpa che spesso attanaglia e accomuna le vittime.

Il progetto è nato nel mese di ottobre del 2011. Ha superato qualsiasi aspettativa: migliaia di adesioni da tutto il mondo.

Le immagini sono al momento raccolte in un blog.

Esistono una pagina Fb e Twitter 

ed un video su You Tube 

Per chi volesse essere parte del progetto scrivere a
projectunbreakable@gmail.com 

26 febbraio 2012

Un "Bloggin Day" per la liberazione di Rossella Urru

Tutti i blogger a raccolta per sensibilizzare i media e quante più persone possibili sul rapimento di
Rossella Urru!

L'appello arriva da Sabrina Ancarola, che invita a dedicare la giornata del 29 febbraio a quest'unico argomento, nella speranza di ridestare l'attenzione verso Rossella, e verso gli altri 10 italiani rapiti, ancora in mano ai sequestratori.

Chiunque potrà contribuire alla conversazione usando gli hastag #freerossella e #freeRossellaUrru
su Twitter e social network.

Rossella, cooperante del CISP (Comitato italiano sviluppo dei popoli), è stata rapita il 22 ottobre scorso da un campo profughi in Algeria.

25 febbraio 2012

Votate il mio Pinocchio! :)

Con "Stati d'animo" parteciperò al concorso "Il Pinocchio del mese".
Per chi volesse contribuire al successo... si può votare il mio Pinocchio cliccando qui!
Grazie! :)



"Stati d'animo" © Stefania Spanò 2012
Tutti i diritti riservati.

6 febbraio 2012

Vorrei precisare.

In questi giorni, continua ad essere forte la polemica sulla sentenza della Corte di Cassazione in merito alle misure cautelari in caso di stupro di gruppo, polemica alimentata anche dal fatto che il messaggio passato è spesso impreciso e frutto di una sempre più facile cattiva informazione.

Questa polemica ha fatto sì che molte persone, e le ringrazio, in risposta alle mie immagini sull'argomento, ci abbiano tenuto a precisar"mi" quanto realmente accaduto.

Vorrei rassicurare tutti che io approfondisco sempre le notizie.
Non mi fido mai dei titoloni o degli umori.

Ed anche in questo caso, mi è ben chiaro cosa sia successo. Ho letto la sentenza, conosco i precedenti, ho chiare persino le "buone" intenzioni dei giudici, solo che non condivido.

Non condivido nulla del modo in cui nel nostro paese si legifera in tutti i casi di delitti e reati di natura sessuale.

Qui non si vogliono chiudere innocenti in carcere, sono solo assolutamente convinta che per questo tipo di imputazione, fosse giusto mantenere il carcere obbligatorio in via cautelare.

E trovo sbagliato che si sia voluto equiparare lo stupro di gruppo alla violenza commessa da un singolo. Credo che il primo non sia una variante del secondo, ma reato a sé, drammaticamente più aberrante nella modalità e per le conseguenze.

E se mi si viene a dire che il problema era trovare un modo perché i carnefici potessero restare in carcere... beh! lasciatemelo dire, mi sembra un po' contorto.

Comunque: non sono un giudice, un avvocato, non mi occupo di legge, ma racconto sentimenti, sintetizzo emozioni, e quando la frustrazione per quel che accade è grande, la immagino esattamente come l'ho espressa.

3 febbraio 2012

Istruzioni per l'(ab)uso!


La Corte di Cassazione continua a stupirci con i suoi effetti speciali!

E' ormai sempre più evidente quanto questo paese sia inadeguato a legiferare in termini di donne, diritti, parità di genere, violenza sessuale, stalking... e potrei continuare all'infinito.

Ieri si è stabilito che anche in caso di stupro di gruppo, i carnefici possano beneficiare di strumenti alternativi al carcere come misura cautelare (la Corte Costituzionale aveva già cancellato l’obbligo, per il giudice, di disporre "unicamente" il carcere come misura cautelare nei confronti di "un" presunto responsabile).

Si è ritenuto che questo reato “presenti caratteristiche essenziali non difformi” dagli altri reati di natura sessuale precedentemente considerati.

Trovavo già discutibile che lo stesso principio fosse passato in caso di violenza commessa da un singolo... ma lo stupro di gruppo è (per quanto possibile) un reato ancor più efferato, ed andrebbe equiparato ai reati per cui è prevista "automaticamente" la misura cautelare in carcere.

A cosa dobbiamo tanta stoltezza?

Questo modo di considerare i reati di natura sessuale non sono indicativi di una cattiva cultura?

E dove mettiamo il pericolo di fuga? O l'intimidazione di testimoni e/o vittime?